Per fare in modo che un sito sia competitivo in ottica SEO anche al di fuori del nostro Paese, è necessario adottare degli accorgimenti tecnici che vanno al di là della mera traduzione letterale delle keyword e dei contenuti del sito. E’ fondamentale compiere un ulteriore passo in avanti, che tenga conto della cultura di ciascun Paese e delle sue tradizioni, oltreché del significato che ogni lingua attribuisce a determinate . Tutti questi aspetti vanno a confluire in quella branca dell’ottimizzazione SEO chiamata SEO internazionale o multilingua.
Che cos’è la SEO internazionale
E’ fondamentale sapere di che cosa si tratta, quando si parla di SEO internazionale. Essa chiama in causa sia i siti multilingua, che adattano i contenuti in base all’IP del visitatore, ma anche i siti che vengono creati appositamente per un Paese in una determinata lingua. Possiamo quindi per esempio avere delle URL tipo sito.com/en o /fr o /de, con lo stesso sito declinato nelle varie estensioni straniere, oppure più siti diversi, come sito.it, sito.com, sito.co.uk, sito.de.
La SEO internazionale è quindi un processo che permette di attrarre traffico (sempre più qualificato) al proprio sito Web e di conseguenza aumentare la riconoscibilità e il posizionamento del proprio brand con l’intento di generare contatti qualificati dai motori di ricerca di diversi Paesi del mondo.
In quest’ambito, può essere utile utilizzare uno strumento come Google Analytics, il tool gratuito offerto da Google, che ci permette di capire, nel caso di siti in lingue internazionali, parlate all’estero da molte persone (inglese, spagnolo, francese), da quali nazioni proviene percentualmente il traffico in entrata al nostro sito, per poter delineare il nostro potenziale di attrattività verso i Paesi esteri.
Per l’Italia, il punto focale sono quelle aziende che vogliono espandere il proprio business all’estero, decidendo dunque di farlo partendo da un sito Web per il nuovo mercato: di solito si inizia con una versione in inglese (.com), per poi creare le altre per i vari Paesi in cui si vuole vendere (Francia, Germania, Cina, etc..).
Tra le più importanti imprese italiane che si sono espanse all’estero, possiamo citare Assicurazioni Generali, Enel, Eni, Exor e Intesa San Paolo.
A tutto questo, si possono aggiungere altri passi fondamentali, quali la definizione dei mercati esteri potenzialmente in target con la nostra attività, l’individuazione delle principali keyword di riferimento a livello locale, che dovranno essere tradotte in modo rappresentativo della cultura dei Paesi esteri a cui rivolgersi, e l’analisi della competitività, per comprendere i margini di azione e ottimizzazione.
Per i Brand globali, la SEO internazionale e la SEO multilingue sono fondamentali, per potersi affermare anche in altri mercati: non si parla come detto di una mera traduzione di contenuti, ma ci sono molte sfide da affrontare e molti elementi di cui tenere conto.
Se si mira ad intercettare un potenziale pubblico al di fuori della propria nazione e che parla in diverse lingue, è necessario, come prima cosa, effettuare la transcreation dei contenuti, un processo nel quale il contenuto viene completamente ricreato, riscritto e non meramente tradotto nella lingua del proprio target, processo eseguito appositamente a favore del pubblico che si vuole raggiungere.
Alla base di tutto, c’è la definizione dei mercati target, che permette di individuare le keyword attinenti e di assicurare una traduzione e una localizzazione appropriate dei contenuti.
La SEO internazionale, pur essendo multinazionale, non è necessariamente multilingue, perché può capitare che alcune aziende mondiali decidano di operare a livello globale, ma di presentarsi solo a coloro che parlano una determinata lingua. Anche in questo caso, però, la traduzione e soprattutto la localizzazione diventano fondamentali, perché è necessario soddisfare le differenze tra le diverse varianti linguistiche, che possono essere anche minime, per poter garantire un’estrema chiarezza al pubblico verso il quale i contenuti sono indirizzati.
La SEO internazionale, infine, comporta un’ottimizzazione dei siti Web per i vari motori di ricerca, perché non è detto che in tutti i Paesi del mondo il motore di ricerca principalmente utilizzato sia sempre Google: esistono tanti e vari tipi di motori di ricerca, che magari hanno fette di mercato importanti in Paesi diversi dal nostro.
Servizi di SEO internazionale
Per un efficace utilizzo dello strumento del SEO internazionale, è necessario avere le abilità e le competenze tecniche necessarie. Se dunque non si posseggono internamente, è meglio affidarsi a degli specialisti del settore, che hanno esperienza sul campo e possono offrire dei veri e propri servizi, in grado di aiutare nello sviluppo di una strategia efficiente, che permetta di avere un buon ranking, cioè un buon posizionamento all’interno dei risultati organici di ricerca, anche in Paesi diversi dal proprio.
SEO-trek, a questo proposito, con più di vent’anni di esperienza sul campo, può offrire un aiuto concreto nell’elaborazione di un piano stabile e forte di SEO internazionale.
Come abbiamo detto, non è infatti sufficiente tradurre letteralmente i contenuti di un sito Web in una lingua perché esso performi organicamente nel Paese estero di interesse; si rivelano necessari specifici accorgimenti tecnici sulla struttura del dominio, cioè dell’estensione che succede al punto dopo il nome del sito, con uno sguardo anche ai sottodomini e alle roots, alle sotto diramazioni del dominio principale o nazionale, oltreché ai hreflang tags, gli attributi del codice HTML utilizzati per specificare la lingua e il targeting geografico di una pagina Web. Se si hanno infatti diverse versioni della stessa pagina in lingue diverse, si possono utilizzare i suddetti hreflang tags per indicare ai motori di ricerca come Google che esistono queste varianti. I motori di ricerca ricevono quindi un aiuto per fornire la versione geograficamente corretta di una pagina alle ricerche effettuate dagli utenti in un determinato Paese.
E’ fondamentale dunque non solo non limitarsi a tradurre, ma anche localizzare i contenuti di un sito Web, tenendo conto nella traduzione degli elementi culturali del Paese estero: in esso, la traduzione letterale, infatti, può non avere lo stesso valore o può significare altro.
Localizzazione di un sito Web
L’insegnamento principale che otteniamo da tutto quanto è stato scritto sopra è dunque che le diverse pagine di un sito Web vadano localizzate: non è sufficiente tradurre letteralmente i contenuti delle pagine stesse, ma bisogna farlo tenendo conto del fatto che esse si devono rivolgere correttamente agli utenti giusti, i quali devono comprenderne il significato sulla base dei loro riferimenti culturali e sulla base del significato che una determinata parola possiede nella loro lingua.
A questo proposito, è fondamentale aggiungere che la ricerca SEO non coinvolge solo la localizzazione ma anche i volumi, quindi il traffico e le keyword che rappresentano un prodotto o un servizio non solo nel suo significato più puramente linguistico, ma anche in termini di solidità della ricerca (richiesta) che viene effettuata nel Paese che si vuole targetizzare.
E’ necessario operare a livello di domini, sottodomini e tag HTML, facendo in modo che le diverse diramazioni e ramificazioni del sito seguano necessariamente uno schema razionale e ben formalizzato: l’intero sito, nelle sue diverse sezioni e sottosezioni, deve seguire una logica che lo renda perfettamente e immediatamente comprensibile agli utenti del Paese estero a cui il suo dominio si riferisce.
Per farlo, è necessario a volte avere nozioni tecniche che vadano al di là di quelle comunemente possedute dall’utente medio: per questo, affidarsi a professionisti del settore, che hanno già sperimentato sul campo queste problematiche, può fare la differenza.
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